Il percorso è il tratto di Alta Via dei Monti Lattari che collega Tramonti (Costiera Amalfitana) al Monte Faito (Costiera Sorrentina), dal quale si possono agevolmente raggiungere le località di Vico Equense e Castellammare di Stabia (Golfo di Napoli).
A Tramonti Valico di Chiunzi è possibile arrivare in auto oppure con i bus della Sita Sud Trasporti (linee Maiori-Tramonti e Nocera-Tramonti).
Al Monte Faito il percorso termina nel Piazzale della Funivia, dal quale si può raggiungere Vico Equense in bus oppure, da aprile a ottobre, Castellammare di Stabia con la Funivia.
Dal Valico di Chiunzi va intrapreso il Sentiero 300, che conduce gradualmente, in circa 3 ore, alla Vetta del Monte Cerreto (1316m) la seconda per altezza dei Monti Lattari.
Il cammino successivo si sviluppa quasi totalmente in quota.
Si attraversa tutta la parte alta della Valle delle Ferriere di Amalfi e Scala fino a raggiungere il Passo Crocelle (1000m).
Da questo punto inizia la zona del Palmentiello, di difficoltà EE e certamente la più impegnativa del percorso.
Detta zona termina all’incrocio con il Sentiero 350 (Sentiero dell’Angelo), che, percorso verso destra, consente di raggiungere in pochi minuti la sorgente dell’Acqua delle Scorchie ed il limitrofo Piazzale del Castellone, raggiunto da strada asfaltata.
Si è già al Faito. Ma per raggiungere il Piazzale della Funivia bisognerà percorrendo per circa 3 km la locale strada asfaltata, a meno che non si preferisca percorrere l’ulteriore seguito del Sentiero 350.
Il percorso non offre molte testimonianze dirette della storia della Costiera Amalfitana in quanto corre completamente in alta montagna, dove si incontrano pochi resti di antichi manufatti e muri a secco utilizzati prevalentemente per esigenze difensive e per la pastorizia.
Esso tuttavia offre una visione molto completa del contesto territoriale di riferimento ed in particolare, della prossimità della Costiera Amalfitana al Golfo di Napoli.
Tale prossimità ha avuto un’importanza storica fondamentale per la Costiera Amalfitana per l’influenza che gli antichi popoli abitanti l’area vesuviana hanno esercitato anche sulle popolazioni della Costiera, prescelta da molti aristocratici, artisti e pensatori per il loro soggiorno all’insegna dell’ozio, della qualità ambientale e della maggiore sicurezza offerta da un territorio difficilmente penetrabile.
Il Valico di Chiunzi di Tramonti ospita diversi ristoranti, bar e piccole strutture ricettive. Molte altre sono nei dintorni, a 2-3km di distanza.
Anche al Monte Faito ci sono diversi punti di ristoro e strutture ricettive, alcune delle quali aperte tutto l’anno.
Il sentiero è abbastanza evidente fino al Tuoro di Cesarano. Dopo, fino allo Scalandrone, corre su roccette che lo rendono poco evidente. In questa zona bisogna stare molto attenti a seguire le tracce cai, a volte poco evidenti. Avere un apparecchio gps può essere molto utile. Inoltre, questo percorso, se fatta nei periodi invernali di poca luce, per la sua lunghezza espone al rischio di arrivare con la penombra nella parte più impegnativa, che è quella del Palmentiello, tra Passo Crocelle e l’Acqua delle Scorchie. In detti periodi sarà perciò importante non attardarsi lungo il cammino o partire con congruo anticipo.
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