L’itinerario è una traversata da Scala ad Amalfi che passa per Pontone e la Riserva Naturale di Valle delle Ferriere di Amalfi.
Tra gli itinerari per la Valle delle Ferriere, è quello ideale per chi ama camminare prevalentemente in discesa, nonché per chi, non soggiornando in Costiera Amalfitana, intende muoversi in auto privata.
A Scala, infatti, il parcheggio è agevole, seppur a pagamento.
Terminata la traversata, sarà facile tornare a riprendere l’auto con i bus della SitaSud Trasporti.
L’itinerario inizia dal Piazza San Lorenzo, che è anche il capolinea bus.
Di qui, dopo una breve visita del Duomo, bisogna intraprendere la carrabile di fianco alla sede municipale, che consente di raggiungere il borgo Minuta in circa 20 minuti.
Al borgo Minuta si incontra la scalinata percorsa dal Sentiero CAI 351, da seguire in discesa fino alla deviazione per la basilica di Sant’Eustachio.
Raggiunta questa basilica, bisogna poi proseguire lungo la ripida scala alla sua destra, fino all’incrocio con il sentiero 323.
Percorrendo il 323 verso sinistra (direzione Pontone Centro) si raggiunge l’incrocio con il sentiero 323A.
Bisogna poi proseguire lungo detto sentiero 323A fino a raggiungere il Rudere della Ferriera, dove si incrocia il Sentiero 325, da percorrere in salita fino alla Riserva Naturale di Valle delle Ferriere e poi in discesa fino ad Amalfi Centro.
Descrizione analitica nel Trailbook
L’itinerario offre moltissimi punti di contatto con la storia della Costiera Amalfitana ed in particolare con i periodi dell’Antica Repubblica Marinara di Amalfi (839-1145 d.C.) e successivi.
La cattedrale di Scala e le successive di Minuta ed Amalfi ne testimoniano la ricchezza riconducibile alla particolare abilità nella navigazione marittima dei suoi mercanti.
A Scala, in Piazza Duomo, c’è una targa marmorea dedicata allo scalese Fra Gerardo Sasso, fondatore dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.
Il prosieguo del percorso si sviluppa lungo numerosi giardini dei limoni e le rovine delle antiche cartiere di Amalfi.
Questi manufatti raccontano la storia di Amalfi tra il 1300 ed il 1800, quando, dopo il violento tsunami che ne distrusse il grande porto, Amalfi converti la sua economia da commerciale marittima in agricola industriale.
Il che fu possibile grazie alla grande quantità d’acqua presente in tutte le valli della Costa d’Amalfi, testimoniata in modo perfetto dalla Riserva Naturale di Valle delle Ferriere.
Ulteriori info storiche nel Trailbook
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