Il percorso è un anello che inizia in località Capodorso di Maiori, precisamente nei pressi della struttura ricettiva Tenuta Solomita, dove è agevole arrivare sia il bus SITA (linea Maiori-Salerno) sia con auto privata, essendovi alcune piazzole dove è possibile parcheggiare gratuitamente.
Il punto di inizio sentiero è nei pressi dell’antica carcara ben visibile dalla strada costiera.
Da detto punto si risale per una breve non CAI che, in circa 20 minuti, consente di raggiungere il sentiero CAI n 304.
Si percorre detto sentiero in direzione Maiori.
Questa prima parte dell’itinerario è lunga circa 4,5 Km e si sviluppa ad una quota oscillante tra i 200 ed i 300 metri sul mare. E’ perciò una passeggiata molto gradevole, non impegnativa e con immancabili panorami su tutta la Costiera Amalfitana, fino a Capri.
Dopo circa 2 ore di cammino, si raggiunge la località Scalese (m 260), dalla quale bisogna intraprendere il sentiero in salita che intercetta il Sentiero CAI 307 a quota 500m circa.
Bisogna poi proseguire per detto Sentiero 307 fino al Santuario dell’Avvocata.
E’ questa la parte più faticosa ed impegnativa dell’itinerario, dato che, in circa 2,5 km, si passa dalla quota di 260 m a quella di massima elevazione di 870 m, corrispondente alla quota del Santuario dell’Avvocata.
Terminata la salita, è d’obbligo la sosta al Santuario per il pranzo a sacco e le immancabili fotografie da uno dei luoghi più panoramici della Costa d’Amalfi.
La discesa va fatta per il sentiero CAI 305, da percorrere per km 3,5 e, cioè, fino all’incrocio con il sentiero 304 (m 260).
Giunti all’incrocio con il sentiero 304, inizia il rush finale, che consente di raggiungere in circa 30 minuti nuovamente la località Capo d’Orso.
Prima di scendere al piazzale delle auto o alla fermata bus, consigliamo una breve visita alla Grotta di Capodorso, a pochi metri di distanza dal punto in cui inizia la discesa che conduce alla strada costiera.
L’itinerario si sviluppa in una zona della Costiera Amalfitana poco urbanizzata, qual è appunto quella di Capodorso, tra Maiori e Cetara.
Non è agevole comprendere come mai quest’area sia rimasta nei secoli così poco sfruttata a fini edilizi.
Probabilmente la spiegazione risiede nel fatto che si trova in posizione intermedia tra le città di Amalfi e Salerno, che storicamente hanno avuto rapporti abbastanza conflittuali.
Non mancano tuttavia, lungo il percorso, alcune testimonianze del passato, come i numerosi giardini di limone “sfusato amalfitano” e gli antichissimi terrazzamenti a secco.
L’insediameto religioso della Madonna dell’Avvocata risale al 1500 circa, quando, un po’ ovunque, non solo in Costiera Amalfitana, furono erette chiese su vette difficilmente raggiungibili, spesso per asserite apparizioni mariane.
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